Giuseppe Solmi
 

Introduzione ai libri d'ore


Visitazione. Maestro del Duca di Bedford. Inizio XV sec.
Cos'è un Libro d'Ore
È il libro che accompagna la preghiera personale quotidiana. I primi Libri d'Ore compaiono alla metà del XIII° secolo e derivano dal Breviario e dal Salterio. Ogni libro d'Ore è unico, confezionato su misura del cliente, come un abito di sartoria.

Perché si chiama così
Il significato del termine Ora indica la suddivisione della giornata in otto momenti, chiamati Ore Canoniche, a ciascuna delle quali corrispondono determinate preghiere.
Capolettera
miniato
Maestro di
Crescenzago.


Ore Canoniche
Le Ore Canoniche sono otto:
- Mattutino: da recitarsi a mezzanotte
- Laudi: al sorgere del sole
- Prima: al risveglio, circa alle 6
- Terza : circa alle 9
- Sesta : all'ora del pasto, circa alle 12
- Nona : circa alle 15
- Vespri: al tramonto
- Compieta: prima di coricarsi.
Incoronazione della Vergine
Maestro di Jean Rolin II
Crocifissione. Maestro del
Duca di Bedford.
Visitazione. Miniatura in grisaille

Composizione del libro
Capolettera
in oro brunito.
Il Libro d'Ore si compone di varie parti ordinate: si comincia con il Calendario e si conclude con le Preghiere ai santi. All'interno di questo intervallo normalmente compaiono:
Estratti dai Vangeli
Ore della Vergine suddivise in otto Ore Canoniche
Ore della Croce suddivise in otto Ore Canoniche
Ore del Santo Spirito suddivise in otto Ore Canoniche
Salmi Penitenziali e Litanie
Ore dei Defunti
Il testo è tradizionalmente in latino ma preghiere particolari, solitamente poste in fondo al libro, sono spesso in lingua volgare. Talvolta, soprattutto in area tedesca o olandese, l'intero libro è nella lingua corrente.
Fuga in Egitto. Seconda metà XIV secolo.

Bordura con tralci di foglie d'acanto. Libro d'Ore, Francia,circa 1470




   
Grillo gotico


Il committente del libro inginocchiato ai piedi della croce.


Presentazione al Tempio.
Inizio XV secolo.


Annunciazione. Maestro di Troyes


Adorazione dei Magi.
Atelier del Maestro di Boucicaut.
L'annunciazione.
Maestro di Ango.
XVI secolo.
Pentecoste.
Libro d'Ore, Francia.
Fine XVI secolo.


Santa Margherita Libro d'Ore. Francia, 1444

Cosa significa «all'uso di»
Ogni libro d'ore applica uno schema riconducibile al rito liturgico della città di provenienza o più comunemente all'uso liturgico di Roma e per i libri francesi Parigi. Gli «usi» sono numerosi, anche per città minori quali ad esempio York o Coutances che risultano essere molto rari. Ad esempio il primo inno delle ore della Vergine all'uso di Roma recita "Quem terra ponthus" mentre secondo l'uso di Parigi riporta "O quam glorifica luce". Le preghiere possono subire modifiche in funzione delle liturgie locali, del luogo di produzione o dei desiderata del committente.

Decorazione. Tutti i Libri d'Ore sono decorati. Si va dal semplice capolettera alla miniatura grande quanto la pagina.
La posizione delle miniature rispetta un ordine preciso che vuole le immagini all'inizio delle sezioni più significative. Le Ore della Vergine, le più importanti di tutto il libro, si aprono tradizionalmente al Mattutino con l'Annunciazione. Ciascuna Ora Canonica può a sua volta iniziare con un'altra miniatura: la Visitazione per le Lodi, la Natività per la Prima, l'Annuncio ai pastori per la Terza, l'Adorazione dei Magi per la Sesta, la Presentazione al Tempio per la Nona, la Strage degli Innocenti o la Fuga in Egitto per i Vespri. La sequenza termina a Compieta con la Dormizione o l'Incoronazione della Vergine Le Ore della Croce normalmente si aprono con la scena della Crocifissione mentre quelle del Santo Spirito con la Pentecoste. Nei Salmi Penitenziali è frequente la scena di Davide, nell'Officio dei defunti quella di un rito funebre o l'episodio di Giobbe che incontra i fratelli.
Nell'ultima parte del libro sono raffigurati i Santi con gli strumenti del martirio.

Decorazione. Calendario. La decorazione del calendario è normalmente composta dal segno zodiacale. Negli esemplari più ricchi vengono associate anche le attività agricole stagionali come la mietitura, la vendemmia o l'uccisione del maiale e a volte anche da scene di vita nobiliare.

Decorazione. Stile. Il paese dove l'arte miniatoria si affermò maggiormente fu la Francia del XIV e XV secolo. Per questa ragione i riferimenti stilistici qui trattati si riferiscono principalmente all'area geografica franco-fiamminga e borgognona.
La bordura che circonda il testo di una pagina di Libro d'Ore di fine Trecento - primi Quattrocento è ancora in stile gotico con tralci di foglie d'edera in oro brunito tra i quali compaiono animali fantastici. Queste figure grottesche sono chiamate grilli gotici mentre le scenette comiche o satiriche che si dipanano lungo i margini delle pagine sono chiamate drolerie. Le miniature hanno sfondi luminosi in oro brunito con paesaggi scarni composti da radi alberelli e frammenti di roccia stilizzati. Le figure sono essenziali con volti appena tratteggiati, quasi senza volume ma già gli artisti di primo Quattrocento come il Maestro di Boucicaut iniziano ad avviare un nuovo stile con figure più corpose e con pennellate che connotano i tratti somatici. La rivoluzione artistica di Giotto influenzò fortemente anche la miniatura francese a cominciare da Jean Pucelle grande innovatore della scuola francese di metà Trecento.
Con il XV secolo si abbandonano lentamente i fondi oro per lasciare spazio a cieli e paesaggi sempre meno stilizzati e sempre più ricchi di vegetazione La figura umana acquista volume, i panneggi si ammorbidiscono, compaiono le prime ombre e i primi accenni di prospettiva e i volti dei personaggi si arrotondano. Le bordure si trasformano con tralci di foglie d'acanto dai colori brillanti costellate da elementi floreali e animaletti vivaci e curiosi, eredi dei più antichi grilli gotici che fanno pensare anche ad una dimensione ludica.

Decorazione. Significato. Nel Medioevo l'analfabetismo era assai diffuso anche tra le classi più alte e la miniatura aveva il compito di aiutare a comprendere il testo, la preghiera e la meditazione.

Diffusione. Uno degli aspetti più affascinanti del libro d'Ore è indubbiamente la sua diffusione. Questi piccoli libri, spesso offerti come dono di nozze, viaggiarono in tutta Europa.
Vi si annotavano date significative della famiglia, matrimoni, nascite, morti.
I proprietari dei primi libri d'Ore appartenevano ad una ristretta élite composta da nobili e alti prelati ma con l'ascesa della borghesia l'aspirazione a possedere uno di questi piccoli oggetti
Bordura con animale fantastico. Secolo XVI.
Bordura
si diffuse a tal punto da trasformare il libro d'ore in un vero e proprio status symbol. Accanto agli esemplari destinati alle classi più alte ricchi di miniature vi erano i più tradizionali con poche illustrazioni e magari solo capilettera.
La quantità e la qualità delle decorazioni dipendeva dalle disponibilità finanziarie dell'acquirente che si poteva anche permettere di scegliere l'artista o di farsi dipingere in una miniatura accanto al proprio santo protettore.
Queste immagini sono una sorta di fotografia della società del tempo e un'importante testimonianza del gusto e del costume, aspetti che ancora oggi non smettono di destare curiosità e interesse.

I miniatori.Il nome della maggior parte dei
«Maître des Entrées Parisiennes». Leggenda dei tre vivi e tre morti. Partic.
miniatori rimane sconosciuto. Gli studiosi li identificano con il nome della città dove lavorarono (es. Maestro di Troyes ), o col nome del committente per il quale eseguirono opere significative (es. Maestro del Duca di Bedford, reggente inglese di Francia, Maestro del Maresciallo Boucicaut, Maestro di Ango), o ancora con il nome dell'opera più importante a loro attribuita (es. Maestro della Cronaca scandalosa) o delle caratteristiche stilistiche (es.Maestro degli occhi piccoli).

Miniatori francesi. I miniatori francesi più famosi sono i fratelli Limbourg, di origine fiamminga, che attorno al 1413 eseguirono per il Duca di Berry un capolavoro universale, Les Très Riches Heures (Le ricchissime Ore) . Si tratta di uno dei più importanti tesori artistici della Francia e rappresenta il culmine nell'arte della miniatura francese. Insieme a loro vanno ricordati il Maestro di Boucicaut e il Maestro di Bedford praticamente contemporanei dei Limbourg e Jean Fouquet, massimo esponente della pittura francese di pieno Quattrocento.
Per la scuola fiamminga del XV secolo si ricordano Jan van Eyck, Barthélemy d'Eycke Simon Bening, figura di spicco degli anni a cavallo tra XV e XVI secolo, che lavorò soprattutto alla decorazione di libri d'ore.

Maestro di
Jean Rolin.
Particolare
dell'Annuncio
ai pastori.


Maestro del Duca di Bedford.
Particolare dell'Annuncio
ai pastori.
Miniatori italiani. La miniatura italiana si afferma come forma artistica autonoma nella prima metà del XIV secolo con i centri artistici di Firenze, Siena e Bologna. Tra gli artisti di questo periodo citiamo Pietro Cavallini, attivo alla fine del XIII secolo, Neri da Rimini e Simone Martini che alla metà del XIV secolo soggiornò a lungo ad Avignone, dove morì. Questi, come altri, associarono l'arte della miniatura ad altre discipline, come l'affresco o la pittura su tavola.
Del periodo di transizione fra Tardogotico e Rinascimento vanno ricordati anche Giovanni Belbello da Pavia autore di parte dell'Offiziolo di Gian Galeazzo Visconti, Michelino da Besozzo e Attavante degli Attavanti ( attivo a cavallo tra XV e XVI secolo) che lavorò alla Bibbia di Federico da Montefeltro. AFerrara, uno tra i maggiori centri di produzione libraria del XV secolo, furono attivi Guglielmo Giraldi e Taddeo Crivelli autore della celeberrima Bibbia di Borso d'Este.
Altri miniatori, noti per discipline come la pittura da cavalletto e l'affresco, furono Lorenzo Monaco, Giovanni da Fiesole, meglio noto come Beato Angelico, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Pinturicchio e Francesco di Giorgio Martini, ingegnere e architetto.