Giuseppe Solmi
 

A34) Bifoglio di Corano






Bifoglio miniato su carta, Iran, fine del XIV secolo.

Dimensioni del foglio 207 x 155 mm. Specchio di scrittura 140 x 100

rnm. Testo in carattere muhaqqaq su 5 linee.

I versetti sono separati da rosette in oro e colori.

Decorazione circolare in oro e colori al margine.

Parte della sura 7 : "La Sura del Limbo" meccana, tranne per i

versetti 163- 170 che sono medinesi.

Composta da 206 versetti e rivelata dopo la Sura del Sad. dal

versetto 189 al 195

Versetto 189. [Egli è Colui Che vi ha creati da un solo individuo, e che

da esso} ha tratto la sua sposa affinché riposasse presso di lei. Dopo

che si unì a lei, ella fu gravida di un peso leggero, con il quale

camminava (senza pena). Quando poi si appesantì, entrambi

invocarono il loro Signore Allah: "Se ci darai un (figlio) probo, Ti

saremo certamente riconoscenti". 190. Ma quando diede loro un

(figlio) probo, essi attribuirono ad Allah associati in ciò che Egli aveva

loro donato. Ma Allah è ben superiore a quello che Gli viene

associato. 191. Gli associano esseri che non creano nulla e che, anzi,

sono essi stessi creati,

Versetto 192. e non possono esser loro d'aiuto e neppure esserlo a

loro stessi. 193. Se li invitate alla retta via, non vi seguiranno. Sia

che li invitiate o che tacciate, per voi è lo stesso. 194. In verità

coloro che invocate all'infuori di Allah, sono (Suoi) servi come voi.

Invocate/i dunque e che vi rispondano, se siete sinceri! 195. Hanno

piedi per camminare, hanno mani per afferrare, hanno occhi per

vedere, hanno orecchie per sentire? Di': "Chiamate questi [associati,

tramate pure contro di me e non datemi tregua.]"

Ottime condizioni di conservazione, leggere tracce d'uso.

Euro 1800